ROMA – La corsa è uno sport prettamente individuale. E la Maratona ne è probabilmente la massima espressione. Eppure lo scorso 19 marzo questo caposaldo è venuto meno.
Il modo in cui gli atleti neroviola hanno affrontato la Maratona di Roma ha infatti stravolto ogni certezza sul tema. Prima (nei lunghi mesi di preparazione), durante (lungo i fatidici 42 chilometri di gara) e dopo (nei meritati e prolungati festeggiamenti) gli Overrunners sono stati una cosa sola.
Si sono presi cura l’uno dell’altro, confortandosi nei momenti di scoramento e godendo per i successi raggiunti. Si sono divisi la fatica e hanno moltiplicato la gioia! Sono stati semplicemente squadra.
Lino Angelini, Fabio Brunoni, Pietro Caporilli, Lorenzo Leonetti, Pierpaolo Petruzzi, Sergio Sambataro, Stefano Lico, Gianluca Federico, Christian Milana, Simona Magrini.
Una menzione a parte la merita Hadgu Asgedom, un ragazzo etiope che ha coronato il sogno di una vita: correre lungo le strade che hanno visto la nascita del suo (e non solo) mito, un certo Abebe Bikila. E lo ha fatto indossando la canotta dell’Olibanum Overrunners. Un onore per noi averlo conosciuto e aver contribuito al raggiungimento del suo obiettivo.
A tutti loro vanno i nostri complimenti e il ringraziamento per aver portato lungo le strade della Capitale i colori neroviola intrisi di passione, amicizia e solidarietà.
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